Negli ultimi, anni sta riaffiorando nella memoria collettiva il ricordo di quella parte di cinema italiano che è stato definito da critici e addetti ai lavori con l’appellativo di “cinema di genere”. Questa lenta ma costante riscoperta, parte da lontano; riviste come Nocturno di Pulici e Gomarasca o trasmissioni televisive come Stracult di Marco Giusti hanno permesso di rivedere con un occhio diverso un capitolo importante del nostro cinema.

Questo è un luogo dove per sua natura nessun argomento ha l’esclusiva, e per quanto al cinema venga concesso uno spazio particolare, gli argomenti affrontati spaziano a 360°. Musica, politica, attualità e ancora altro è trattato su queste pagine, coerentemente con il suo sottotitolo “Frammenti di pensieri sparsi”. Cambiare idea fa bene all’animo ed alla mente e capiterà spesso che quello che leggiate oggi su queste pagine vada in contrasto con quello che vi avete letto ieri.
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venerdì 29 giugno 2012
CINEMA DI GENERE ITALIANO - NUOVO GRUPPO SU FACEBOOK
Negli ultimi, anni sta riaffiorando nella memoria collettiva il ricordo di quella parte di cinema italiano che è stato definito da critici e addetti ai lavori con l’appellativo di “cinema di genere”. Questa lenta ma costante riscoperta, parte da lontano; riviste come Nocturno di Pulici e Gomarasca o trasmissioni televisive come Stracult di Marco Giusti hanno permesso di rivedere con un occhio diverso un capitolo importante del nostro cinema.
martedì 19 giugno 2012
CHE FINE HA FATTO MARK GREGORY?
IL CINEMA
ITALIANO ANNI 80:
Verso la fine
degli anni 70, il cinema di fantascienza italiano inizio a prendere
ispirazione, come già era successo negli anni 60, dalle grandi produzioni
Hollywoodiane. Ricalcando l’onda del successo dei film di azione americani
iniziarono ad uscire nelle sale le versioni nostrane. Premesso che questo modo
di operare non si era mai del tutto arrestato, trovò un nuovo slancio dopo
l’uscita di “Guerre Stellari”. Sulla scia del successo del film di George
Lucas, Luigi Cozzi girò “Stracrash”, Alfonso Brescia firmò una quadrilogia di
film a basso budget, e Aldo Lado diresse “L’Umanoide”. Anche se questi film,
ribattezzati guerre stellari all’italiana, non potevano competere come
produzione (e qualità) a quella americana, riuscirono lo stesso ad avere un discreto
successo al botteghino.
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