Black Out, copertina del fumetto |
Nel 1983 firma la sceneggiatura di Black Out, fumetto di 44 disegnato da Jacques Armand e pubblicato dalla casa editrice francese, Les Humanoïdes associés.
Questo è un luogo dove per sua natura nessun argomento ha l’esclusiva, e per quanto al cinema venga concesso uno spazio particolare, gli argomenti affrontati spaziano a 360°. Musica, politica, attualità e ancora altro è trattato su queste pagine, coerentemente con il suo sottotitolo “Frammenti di pensieri sparsi”. Cambiare idea fa bene all’animo ed alla mente e capiterà spesso che quello che leggiate oggi su queste pagine vada in contrasto con quello che vi avete letto ieri.
Black Out, copertina del fumetto |
Nel 1983 firma la sceneggiatura di Black Out, fumetto di 44 disegnato da Jacques Armand e pubblicato dalla casa editrice francese, Les Humanoïdes associés.
Riversando in digitale una vecchia vhs che conteneva registrazioni anni '80 è uscita fuori una puntata della trasmissione Playboy di sera, trasmessa da Telenapoli 34.
Non si trovano molte notizie su questa trasmissione la cui regia era di Pino Callà ed era prodotta dalla Rizzoli Tv, che è stata trasmessa in modo alterno da diverse tv locali all'inizio degli anni '80. A presentare c'era la playmate Ketty De Nicola, di cui si è persa traccia, Gianfranco D'Angelo e Gianfranco Rosi. Spesso erano inseriti intermezzi musicali eseguti dal saxofonista Gil Ventura. In ogni caso molti erano i musicisti ospiti. E proprio all'interno di questa puntata, da me riversata, ho trovato l'esibizione di un gruppo che sinceramente non conoscevo, i Number One Ensemble. Ho provato a cercare qualche informazione sul web, ma le notizie sono scarse e poco accurate, anche la pagina di wikipedia dedicata a loro inserisce l'essenziale. Per fortuna caricando il video su Youtube, l'utente Selina Toccafondi, che ringrazio anche qui, mi fornisce i dati che mancavano, ovvero il titolo del brano e la formazione del gruppo.
E' universalmente riconosciuto che la prima pellicola a disegni animati del cinema italiano è Baby... e Lucrezia Borgia, diretto nel 1920 dall’ing. Carlo Alberto Zambonelli (al secolo Carlo Amedeo Frascari: nato a Molinella - Bo il 13 marzo 1877 - morto a Caselle Torinese - To nel 1956). Lo stesso autore, quasi in contemporanea, iniziò a lavorare anche a una serie di quattro episodi, sempre a disegni animati, che aveva come protagonista il barone di Münchhausen, i cui titoli dovevano essere: Le sorprese della neve; Un viaggio balistico; Dalla terra alla luna; Il veicolo occasionale.
Fig. 1 |
La prima fonte consultabile dove si parla di queste pellicole, che a oggi risultano irreperibili, è un articolo dal titolo Film comici a disegni animati a Torino nel 1920, scritto dalla studiosa di cinema Maria Adriana Prolo e pubblicato sulla rivista quindicinale Cinema (Anno VIII vol. I - 10 aprile 1943 - Fascicolo 163, pagina 215). Il cui contenuto riporto in modo completo qui di seguito:
Fotogramma dell'animazione "Idillio a Ginevra". |
Fig. 1 - Mar e il suo delfino nr. 5 |
Nella mia spasmodica ricerca di fumetti appertenenti agli anni d'oro della nona arte in italia, mi imbatto in un titolo alquanto curioso, Mar e il suo delfino, di cui ammetto non averne mai sentito parlare prima. Faccio una piccola ricerca sul web, e ricevo sommarie informazioni solo dal sito "Guida al fumetto italiano", per il resto il nulla assoluto, di fatto chiedo sui social, e qualcosa in più riesco a scoprirla da chi il fumetto l'ha letto e lo ricorda. Mar è l'unico sopravvissuto di una nave affondata da un sommergibile tedesco durante la seconda guerra mondiale. Così viene salvato e allevato dai delfini, dandosi da solo il nome che porta. A quanto pare aveva sviluppato (o forse le aveva sempre
avute) delle branchie che gli permettono di passare ore sott'acqua
prima di riemergere ma allo stesso tempo non può stare troppo tempo all'
asciutto altrimenti la pelle gli si seccava. Un po' come Mark Harris nella serie tv L' Uomo di
Atlantide, che è successiva a questo fumetto.
Capitan Trinchetto |