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sabato 19 agosto 2023

Animazione italiana: C.A.I.R. (Cartoni Animati Italiani Roma)

Fotogramma dell'animazione "Idillio a Ginevra".

Nel 1934 il regime fascista, sul tentativo di imitare l'industria cinematografica americana per quanto riguarda il settore dell'animazione, cerca di creare quei presupposti per realizzare in futuro una propria produzione. Tutto nasce dal fatto che oltre ad non esserci un vero mercato interno, Mussolini era un grande ammiratore e estimatore di Walt Disney. Il duce di fatto diventa ispiratore, ma se vogliamo anche promotore, dei primi esperimenti di animazione seriale in Italia. All'interno dell'Istituto Nazionale L.U.C.E. viene istituito il primo laboratorio di animazione italiano, il C.A.I.R., acronimo che stava per Cartoni Animati Italiani Roma. A dirigerlo è Luigi Liberio Pensuti, giovane disegnatore che si è formato in Francia. Non è un segreto che il principale scopo di questo laboratorio è quello creare brevi episodi incentrati sulla satira e sulla propaganda politica. I cartoni animati prodotti sono in bianco e nero e la loro preparazione richiede all'incirca due mesi. Il modus operandi del laboratorio prevede che una volta ricevuta la sceneggiatura si fanno un po di prove per dare un aspetto ai vari personaggi, dopodichè una squadra di circa una ventina di disegnatori lavora su fogli di carta velina poggiati sui tavoli luminosi per iniziare a dare forma ai vari movimenti che daranno vita al cartone animato. Per un metro di pellicola vengono prodotti 50 disegni, fino ad arrivare per 250 metri a 12.000. Una volta completato il disegno su carta velina questo viene riprodotto su uno speciale foglio di celluloide dai ripassatori. A questo punto il disegno viene colorato, usando una scala di grigi. Alla fine una speciale macchina da presa fotografa ogni singolo disegno per creare il fotogramma. Una volta che tutto è montato, si siincronizzano le musiche e l'audio.
Questi primi filmati in bianco e nero prodotti dal C.A.I.R., vengono inseriti all'interno della Rivista Luce, un supplemento del cinegiornale Luce, che venne ideata e realizzata da Corrado D'Errico sempre nel 1934. Concepita come approfondimento del cinegiornale, includeva piccoli servizi su notizie che esulavano la cronaca e la politica, e si concentrava principalmente su cinema, danza, musica, scienza e varietà. Questo format contenitore non ebbe molto successo e durò solo cinque numeri.
Un documento molto importante, e forse unico nel suo genere, lo troviamo nel primo numero della Rivista Luce. C'è un piccolo servizio dove si vede il laboratorio di animazione all'opera, con i passaggi su descritti. Alla fine del servizio parte il primo cartone animato realizzato dal C.AI.R., "Un idillio a Ginevra" dove abbiamo come protagonista Adolf Hitler, che accompagnato dalle note della Traviata cerca di corteggiare la Marianna, simboleggiante la Francia. Per vedere quanto appena descritto cliccate sul seguente link: Rivista Luce nr. 1.


Episodi della Rivista Luce dove si possono guardare i cartoni animati prodotti dal C.A.I.R. (Cliccare sull'immagine per far partire il video):

- RIVISTA LUCE NR. 1 (contiene li cartone "Idillio a Ginevra")

- RIVISTA LUCE NR. 2 (contiene sperimentazioni grafiche)

 

- RIVISTA LUCE NR. 3 (contiene l'episodio "Le rane e spighe")










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